Archivi giornalieri: 26 agosto 2013

L’ATTESA DEL GUERRIERO

L’ispirazione è come un cazzo di fulmine a ciel sereno. Un po come la diarrea! Stamattina mi sveglio con una gran voglia di scrivere. Prendo penna e taccuino e mi dirigo al bagno. Esco e continuo a scrivere sul divano, la penna sembra possedere vita propria. Da sempre sono appassionato alle leggende scandinave ed irlandesi, dove eroi guerrieri la fanno da padrone. La seguente poesia che ho scritto stamattina in un fiato ma ho rifinito in un’ora, vuole essere un omaggio ai leggendari guerrieri celtici e scandinavi che hanno ispirato la creazione di Conan e altri eroi barbari.

 

L’ATTESA DEL GUERRIERO

Per un guerriero l’attesa può essere snervante,
L’impazienza d’agire si fa pressante,
I muscoli fremono d’entrare in azione,
La battaglia è alle porte, serve concentrazione.
Il cuore batte forte al ritmo del tamburo,
La mano estrae la spada poggiata al muro.
Il tempo si dilata,
I minuti sembrano un’eternità,
Fuori soffia un’aria gelata,
Su tutto incombe l’ombra della fatalità.
Ma la paura non è nemica del guerriero, anzi, è sua alleata.
E’ un fuoco che scalda, una luce in una triste e buia serata.

La pazienza alla fine viene premiata:
Urla disumane giungono alla palizzata.
Il giovane guerriero, possente e veloce,
Balza sul nemico con un urlo feroce.
La sua spada dispensa morte in ogni direzione,
E’ assetata di sangue, ne esige una giusta razione!
Teste recise, massacri, lacrime, dolore, arti amputati,
In un lago cremisi i corpi vengono impilati.

Ma per quanto il combattente sia abile,
L’esito dello scontro è incerto, instabile.
Il numero dei nemici è soverchiante,
Il braccio è stanco, l’acciaio si fa pesante.

Poco importa!

Il giovane combatterà fino alla morte,
Non si cura di sapere quale sarà la sua sorte.
E’ nato per la battaglia,
Non vuole morire in un letto di paglia.
E quando nel regno dei vivi non avrà più dimora,
Sfoggerà un sorriso ghignante al cospetto della Nera Signora!